2012: Parco Bolasco riposa!

 

Domani doveva essere finalmente il giorno dell’apertura estiva del Parco Bolasco, otto
ettari di verde di grande pregio in centro a Castelfranco. L’aveva annunciato
l’assessore Giancarlo Saran quando, in primavera, c’erano state le prime
rimostranze per la mancata tradizionale apertura al pubblico nei fine
settimana. Un annuncio che in qualche modo metteva una pezza a un infortunio
(quello delle verifiche in un periodo non adatto perché potevano essere
anticipate o posticipate!) che aveva provocato la chiusura di un “bene” che per
due anni – con la villa – era stato sempre in prima pagina, l’unico oggetto di
attenzione della giunta rispetto a tutto il restante patrimonio culturale della
città.

Adesso la smentita, la chiusura confermata per tutto l’anno: “Il Parco Bolasco riposerà per tutto il 2012!” questo l’eufemismo utilizzato dall’assessore per coprire una
situazione che definirei imbarazzante solo per carità di patria. Ma come si fa
ad andare avanti così, con annunci, scoop, promesse e proclami, quando poi
vediamo regolarmente cambiati le idee, le dichiarazioni, e gli  annunci? Come si fa a credere a chi ogni
giorno cambia versione, propone qualcosa che poi cade nel nulla e scompare,
anticipa e poi rettifica, in un tourbillon che sa di giochi di prestigio! Che
tutela può avere il patrimonio culturale cittadino se l’unica “bandiera”
sventolata in due anni e mezzo viene ammainata così, con leggerezza, e senza
nemmeno un po’ di pudore!

E per strada stiamo perdendo di tutto: le Scuole che vengono
cancellate, il Museo che si spegne, le Collezioni civiche che restano nei
magazzini,  il Palio cittadino che stiamo
regalando a Treviso, la Banda che da un anno ha intonato il silenzio, I Suoni
colori e sapori che non animano più l’estate in Biblioteca, il Festival Jazz
che  non ha più in città uno dei suoi
principali concerti… e mi fermo qui perché l’elenco sarebbe troppo lungo e nel
sito viene continuamente aggiornato!

E i tanti volontari e le associazioni più diverse che con
tante energie hanno sostenuto negli anni la vita culturale e sociale della
città? E gli amici del Parco Bolasco, liquidati con un benservito che non fa
sicuramente onore al sindaco e alla giunta? Un mondo di risorse umane e di
energie preziose spento, mortificato, rottamato, con una resa senza condizioni della
giunta alla mancanza di progettualità dei suoi componenti e ad un periodo di
crisi economica che rischia di diventare ancora più pesantemente crisi sociale
se si avverte in un modo così diffuso e pervasivo l’assenza delle istituzioni
dal fronte della RESISTENZA!

Nei periodi dell’abbondanza – che peraltro i Comuni non hanno
mai visto, basta ricordare la battaglia del 20% dell’IRPEF e del Patto di
stabilità – è relativamente facile dare soluzione ai problemi complessi che
incontra la vita di una città, ma è proprio quando il mare è tempestoso che si
vede il buon marinaio! E qui ci sembra di essere guidati da tanti “Schettino”
che di fronte alle difficoltà e ai problemi scelgono la via della fuga.

La parola d’ordine è: “No ghe xe schei!” e dietro a questo
paravento si pensa di far scomparire ogni responsabilità e ogni vuoto di idee.
Parco Bolasco può aspettare, il Tribunale può chiudere, le opere pubbliche
possono restare nei cassetti. E la parola RESPONSABILITA’
resta più in fondo di tutte.

Castelfranco Veneto, 07 07 2012
Maria Gomierato